Per iscriverti all'Ambito Territoriale di Caccia Unico poi compilare la scheda on-line.
Si prega di prendere visione dell'informativa per il trattamento dei dati personali che si trova alla pagina Privacy Policy
...Continua
![]() |
![]() |
![]() |
|
UTR Brescia via Dalmazia 92-94, Brescia Ufficio Caccia 030 3462349 - 354 -306 - 315 Fax 030 347137 Pec: bresciaregione@pec.regione.lombardia.it |
Hai domande, dubbi o semplicemente vuoi lasciare alcune informazioni utili, puoi inviare una email direttamente all 'A.T.C. Unico di Brescia!
...ContinuaSI ALLEGA LOCANDINA CORSO PER CONSEGUIMENTO ABILITAZIONE PRELIEVO VENATORIO DELLA SPECIE MORETTA (AYTHYA FULIGULA).
Info e Iscrizioni Federcaccia Brescia: E-mail fidc.brescia@fidc.it Telefono: 030.2411472
(LE PUBBLICAZIONI DEI CORSI DI ABILITAZIONE VERRANNO EFFETTUATE PREVIO INVIO DELLA LOCANDINA AGLI UFFICI)
L’art. 25 del Regolamento Regionale n. 16/2003 stabilisce che: L’allenamento e l’addestramento dei cani da caccia di età non superiore a 15 mesi sono comunque vietati: […] negli ambiti territoriali di caccia, nei mesi di aprile, maggio e giugno.
Al di fuori del periodo indicato dal calendario venatorio, è consentito esclusivamente l’allenamento e l’addestramento dei cani di età non superiore a 15 mesi con le modalità previste dall’art. 25 del Regolamento Regionale n. 16/2003 e S.M.I., con le seguenti ulteriori limitazioni: divieto di allenamento e addestramento il lunedì, nel mese di giugno e nelle prime due settimane di luglio.
A seguito del Decreto del Presidente TAR n. 02298/2024 del 14 settembre 2024, che accoglie l’istanza in sede cautelare monocratica presentata dai ricorrenti, finalizzata a sospendere “…. gli effetti degli atti impugnati nella parte in cui autorizzano l’apertura della caccia a tutte le specie avicole al 15 settembre 2024, anziché al 2 ottobre 2024”, d’intesa con il Direttore Generale, si evidenzia che:
la caccia a tutta l’avifauna è sospesa
la caccia a Lepre, Minilepre, Coniglio selvatico e Volpe è consentita, come da calendario, dal 15 settembre p.v.
l’attività di prelievo degli ungulati è consentita secondo le disposizioni vigenti
l’attività di addestramento cani è consentita secondo le disposizioni del calendario venatorio
Poiché gli atti impugnati non riguardano gli istituti faunistico venatori a gestione privata, il decreto monocratico non si applica a tali istituti, ad eccezione dell’avifauna migratoria non allevata, per la quale il prelievo è sospeso.
cordialmente
Faustino Bertinotti
Direzione Generale Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste
Dirigente UO Politiche ittiche, Faunistico venatorie, Foreste e Montagna
La peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suini e dei cinghiali, compresi quelli selvatici, altamente letale.
Non colpisce gli esseri umani, e, poiché non esistono vaccini e data l’elevata capacità di diffusione, è in grado di mettere in ginocchio interi comparti, quali le produzioni italiane d’eccellenza di prosciutti e salumi, con conseguenze socio-economiche devastanti.
La malattia si diffonde per contatto diretto con altri animali infetti o, indirettamente, attraverso attrezzature e indumenti contaminati o con la somministrazione ai maiali di scarti di cucina, pratica vietata dai regolamenti europei oramai dal 1980.
COMPORTAMENTI CORRETTI E PROMUOVERE LE GIUSTE PRECAUZIONI DA ADOTTARE:
· non portare in Italia, dalle zone infette comunitarie, prodotti a base di carne suina o di cinghiale, quali, ad esempio, carne fresca e carne surgelata, salsicce, prosciutti, lardo, salvo che i prodotti non siano etichettati con bollo sanitario ovale;
· non portare in Italia prodotti a base di carne suina o di cinghiale, freschi o surgelati, salsicce, prosciutti, lardo da Paesi extra-europei;
· smaltire i rifiuti alimentari, di qualunque tipologia, in contenitori idonei e non somministrarli per nessuna ragione ai suini domestici;
· non lasciare rifiuti alimentari in aree accessibili ai cinghiali;
· informare tempestivamente i servizi veterinari il ritrovamento di un cinghiale selvatico morto;
· per i cacciatori: pulire e disinfettare le attrezzature, i vestiti, i veicoli e i trofei prima di lasciare l’area di caccia; eviscerare i cinghiali abbattuti solo nelle strutture designate; evitare i contatti con maiali domestici dopo aver cacciato;
· per gli allevatori: rispettare le norme di biosicurezza, in particolare cambiare abbigliamento e calzature quando si entra o si lascia l’allevamento e scongiurare i contatti anche indiretti con cinghiali o maiali di altri allevamenti; notificare tempestivamente ai servizi veterinari sintomi riferibili alla PSA e episodi di mortalità anomala.
Link utili:
Di seguito si allega la lettera del Presidente Sala.
Di seguito vengono allegate le lettere ricevute dagli SPEDALI CIVILI per le donazioni efettuate.
Di seguito alleghiamo il VADEMECUM per il cacciatore